Che cos’è la chetosi? Prima di addentrarci sull’argomento chetogenico, è opportuna una digressione. La keto diet, infatti, è stata ideata come trattamento medico contro l’epilessia, per ridurre gli attacchi, in particolare nei bambini. Tuttavia, con l’attivazione dei corpi chetonici, si riesce a dimagrire più velocemente. La dieta chetogenica non può essere seguita senza il supporto di un medico specializzato, ed è inoltre disposta per un periodo di tempo limitato. Ma come accelerare la chetosi durante il regime alimentare? Vediamo consigli, rimedi, prodotti e alimentazione.
Chetosi, cos’è il processo metabolico
Quando iniziamo a seguire la dieta, ci imbattiamo in un termine: metabolismo. Quest’ultimo, infatti, è spesso il responsabile di un mancato dimagrimento, soprattutto quando è “pigro”. Per attivare il processo metabolico definito chetosi, abbiamo delle possibilità a nostra disposizione: generalmente, la chetosi si attiva in un lasso temporale che va dai 3 ai 10 giorni, ma ci sono dei metodi per velocizzarla. Sì, si può perdere peso con la combinazione di dieta ed esercizio fisico: vediamo i suggerimenti migliori.
Ridurre l’assunzione dei carboidrati
La prima cosa da fare è ridurre, se non eliminare del tutto, i carboidrati dal proprio piano alimentare. In questo modo si inizia la cosiddetta keto diet, ovvero una dieta a basso o nullo contenuto di carboidrati, dal momento in cui ne esistono di varie tipologie. Generalmente, è possibile limitare l’assunzione dei carboidrati dai 20 ai 50 grammi al giorno. In questo modo, il livello dello zucchero e di insulina nel sangue inizia a diminuire, fino al rilascio degli acidi grassi immagazzinati: sarà il fegato a convertirli in chetoni.
Assumere integratori chetogenici
Il settore del wellness, dello sport e del benessere propone spesso l’assunzione di determinati prodotti, che possono svolgere un ruolo essenziale nella perdita di peso. Indubbiamente, tra i più interessanti troviamo Keto Actives, di cui possiamo scoprire tutto sul sito Integratore Alimentare con una recensione ben approfondita. Alcuni vantaggi? Tenere sotto controllo il peso e velocizzare la perdita dei grassi.
Mangiare i grassi sani
Siamo abituati ad associare i grassi al junk food, ma in realtà esistono anche i cosiddetti grassi buoni, che sono preziosi per il nostro organismo e che ci consentono di aumentare il livello dei chetoni, raggiungendo il processo metabolico. La keto diet, infatti, si contraddistingue per l’integrazione di proteine e di grassi buoni al posto dei carboidrati. In effetti, la prestazione fisica è garantita proprio dalle loro calorie. Come integrarli? Uno dei prodotti migliori è l’olio extravergine di oliva, ma vanno bene anche i cibi ricchi di grassi buoni, come pesce azzurro e frutta secca. Consigliamo assolutamente anche di provare l’olio di cocco, per un dosaggio di tre o quattro cucchiaini al giorno.
Fare attività fisica
La dieta da sola non basta, ed è addirittura nocivo crederlo. La verità è che dobbiamo assolutamente mantenere attivo il nostro corpo, perché abbiamo bisogno di non rimanere fermi. Per entrare in chetosi, la prestazione sportiva può tornare utile. Non è obbligatorio recarsi in palestra o fare uno sport: l’importante è non condurre uno stile di vita prettamente sedentario. Molto interessante è l’esercizio di resistenza, perché ti permette di svuotare lo stoccaggio di glicogeno. Per chi sta seguendo un regime a basso contenuto di carboidrati, l’attività fisica va ad aumentare il livello di chetoni, accelerando di fatto il processo.
Non dimenticare di integrare le proteine
Per raggiungere la chetosi, è fondamentale integrare le proteine, sebbene non in modo eccessivo. La quantità deve essere sufficiente soprattutto per aumentare gli amminoacidi, in modo tale che il fegato possa funzionare nel modo migliore. Le proteine sono essenziali anche sotto un altro aspetto, dal momento in cui consentono di mantenere la propria massa muscolare, indispensabile per chi fa sport in modo più continuativo.
Seguire la dieta chetogenica o il digiuno intermittente
Oltre alla keto diet, è possibile provare il cosiddetto digiuno intermittente per attivare il processo metabolico. Seguirlo non è semplice, e per chi è agli inizi il più adatto è indubbiamente quello che prevede di mangiare per otto ore e digiunare per sedici ore. Generalmente si consiglia di integrare due o tre pasti in una fascia di otto ore, come il pranzo, la merenda e la cena.
Disclaimer: I consigli succitati non si sostituiscono al parere del medico, che è sempre raccomandato, in particolare per la keto diet e l’assunzione di integratori.